sabato 22 Febbraio 2025
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IVREA – Due aggressioni in carcere nel giro di un paio di giorni

L'Osapp esprime preoccupazione per la continua violenza nelle carceri

IVREA – Due aggressioni al carcere di Ivrea nel giro di un paio di giorni. A darne notizia è la Segreteria Generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), esprimendo profonda preoccupazione.

La prima aggressione si è verificata l’altro ieri, mercoledì 19 febbraio 2025 intorno alle 10, quando un detenuto di origini magrebine ha aggredito un Agente di Polizia Penitenziaria in servizio al primo piano, lato destro, della struttura. Il detenuto, nonostante il reparto fosse a regime chiuso, pretendeva di stare nel locale docce con le porte tutte aperte. Quando l’agente ha rifiutato, il detenuto ha afferrato l’agente per il collo, tentando di strangolarlo e sferrando colpi al volto. Solo grazie alla prontezza dell’agente, che è riuscito a sottrarsi, è stato evitato il peggio. L’agente è stato successivamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, dove è stato dimesso con una prognosi di 4 giorni.
La seconda aggressione, avvenuta ieri, giovedì 20 febbraio alle 19.30 circa, ha visto nuovamente coinvolto un detenuto di origine magrebina, questa volta allocato al terzo piano destro. Il detenuto ha colpito l’Agente di Polizia Penitenziaria di turno, motivando l’aggressione con il fatto di essere stanco di stare chiuso. L’agente è stato immediatamente accompagnato al pronto soccorso di Ivrea con una prognosi di 3 giorni.
“La situazione di instabilità interna nella Casa Circondariale di Ivrea è evidente e grave e non può più essere ignorata. – Dichiara Leo Beneduci, Osapp – Da tempo, come sindacato, segnaliamo la totale anarchia che regna all’interno dell’istituto, con il personale completamente abbandonato a sè stesso. La mancanza di un Comandante titolare da anni, nonostante le vane promesse del Sottosegretario Andrea Delmastro delegato per il personale delle carceri, sta peggiorando ulteriormente una situazione di totale inefficienza. Il carcere è in un completo stato di abbandono e sotto il costante rischio di eventi violenti.
Queste aggressioni sono solo la punta dell’iceberg di una condizione insostenibile, – conclude – che mette a repentaglio la sicurezza di chi ogni giorno svolge il proprio lavoro con serietà e dedizione. Chiediamo con urgenza che il Ministro Carlo Nordio, si accorga delle penose condizioni in cui opera, oramai da troppo tempo il personale del Corpo ed intervenga affinchè la Casa Circondariale di Ivrea riceva il sostegno e le risorse necessarie per riportare la sicurezza all’interno della struttura la cui gestione è del tutto inadeguata e la cui precarietà funzionale comporta rischi anche per la sicurezza della Collettività esterna a cui pervengono i detenuti che escono per lavoro o per fine pena.”

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