CUORGNE’ – Si è tenuta nel pomeriggio di oggi, martedì 16 gennaio 2024 nel cortile del palazzo comunale, la 1^ edizione della “ Giornata regionale della gratitudine alle Forze armate contro la lotta alle mafie” istituita dalla Regione Piemonte con la legge regionale n.14/2007.
La Regione Piemonte è stata, infatti, la prima regione italiana ad istituire tale ricorrenza e, come giorno celebrativo non a caso è stato scelto proprio il 16 gennaio, l’anniversario dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, per esprimere il sentimento di riconoscenza verso quei corpi dello Stato che si impegnano in prima linea alla difesa della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata.
La Città di Cuorgnè, dal canto suo, ha partecipato al bando dedicato a questa ricorrenza, presentando un proprio progetto intitolato: “Forze dell’ordine: grazie per il vostro esempio!” che ha ottenuto il finanziamento regionale. Nel mese di dicembre gli alunni delle classi di prima, seconda e terza della scuola primaria di Cuorgnè, Salto, Priacco e La Clochette hanno incontrato i rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia locale e, nei primi giorni del nuovo anno, hanno realizzato disegni, poesie, cartelloni che sono stati esposti nel cortile del comune proprio nella giornata odierna.
Presenti al momento di condivisione e di restituzione dei lavori realizzati, il Sindaco Giovanna Cresto e l’amministrazione cuorgnatese, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Cuorgnè Mariella Milone, l’Assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone, il Comandante della Polizia Municipale Linuccia Amore, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Ivrea Manuel Grasso, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Cuorgnè Marco Altieri, i Carabinieri Forestali, la squadra Cinofila, quella scientifica, e gli artificieri.
Ovviamente non sono mancati i bambini delle classi coinvolte che, molto attenti, hanno potuto esprimere pubblicamente la gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine che ogni giorno si adoperano per il bene comune e per ricordare che il contrasto alle mafie è una lotta combattuta dallo Stato, per mezzo di tante donne e tanti uomini, verso cui la società civile ha il dovere di manifestare la propria solidarietà e riconoscenza.
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