mercoledì 5 Febbraio 2025
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TORINO – Prefettura: il bilancio di 13 mesi di attività sul territorio

«Ed è un bilancio positivo visto gli ottimi risultati conseguiti sul fronte del contrasto e della prevenzione della criminalità organizzata e della criminalità comune, nonché del soccorso pubblico» dichiara il Prefetto Raffaele Ruberto

TORINO – Dicembre è mese di bilanci. Lo è anche per il Prefetto Raffaele Ruberto, che ha approfittato del momento tradizionalmente dedicato allo scambio di auguri per tirare una riga e riassumere quanto fatto nei suoi 13 mesi a Torino. «Ed è un bilancio positivo – ha spiegato – Ottimi i risultati conseguiti sul fronte del contrasto e della prevenzione della criminalità organizzata e della criminalità comune, nonché del soccorso pubblico, anche grazie all’importante contributo delle Forze di Polizia, supportate dalle Polizie Municipali, all’incessante azione della Magistratura, alla costante attività dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile».

E se è difficile fare un raffronto con il 2021, dal momento che nella prima parte dell’anno erano ancora in vigore le misure anti Covid, qualche dato lo può comunque desumere: l’aumento di reati sul territorio della Città Metropolitana è solo dell’1,08 per cento, con un significativo calo dei numeri sui furti nelle auto in sosta (-17,5%), spaccio di sostanze stupefacenti (-10.5%), danneggiamenti (-9%), truffe informatiche (-13%). Da registrare anche le 36 interdittive antimafia adottate nel 2022 (a fronte delle 27 del 2021), gli 88 sgomberi degli immobili Atc, le 47 occupazioni evitate in via preventiva, la liberazione di 6 immobili confiscati alla criminalità organizzata e l’avvio di 10 progetti “scuole sicure” in altrettanti Comuni per contrastare attività illecite nei pressi degli edifici scolastici. Risultati raggiunti anche grazie alla fattiva collaborazione tra Prefettura ed enti locali, e dalla diffusione sempre maggiore della video sorveglianza.

Altri dati rilevanti: un significativo incremento dei provvedimenti di divieto di detenzione armi (243 a fronte dei 176 dello scorso anno), e 323 porti d’arma per difesa personale rilasciati e rinnovati (pari allo 0,1% degli abitanti della Città Metropolitana). Tremila i richiedenti asilo distribuiti in 64 Comuni, 3400 le nuove cittadinanze concesse e 1078 i ricongiungimenti famigliari autorizzati. Tremila le patenti sospese e quasi 200 quelle revocate. «Molto delicata anche l’attività correlata alla protezione civile, di fondamentale importanza per un territorio come il nostro, caratterizzato dall’elevato rischio idrogeologico, dalla forte industrializzazione e dalla presenza di infrastrutture importanti – ha concluso – I piani i interventi adottai sono stati molteplici, con riferimento alla frana di Quincinetto, al nodo idraulico di Ivrea e alle arterie autostradali della provincia, ai piani di emergenza delle galleria ferroviarie, a quello per le aziende a rischio di incidente rilevante, ai piani per gli impianti di trattamento rifiuti nonché ai piani di emergenza delle principali dighe del territorio».

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