giovedì 24 Aprile 2025
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UN AMORE PROIBITO, MEGLIO VIVERLO O NO?

“Alessandra, sono fidanzata ed ho un lavoro che mi appaga ma ultimamente mi piace un mio collega, lui è altrettanto molto invaghito di me, dunque esiste molto feeling tra noi, abbiamo iniziato a frequentarci ma non vorrei fare torti al mio fidanzato che è una brava persona che dovrei un giorno sposare. Nel frattempo ho iniziato a non dormire perché non riesco a rassegnarmi di dover rinunciare a frequentare un uomo che mi piace ogni giorno di più. Cosa posso fare Alessandra? È giusto vivere questo amore proibito in barba al moralismo?

E comunque mi piace il fatto che tu racconti sempre una storia che ti riguardi da vicino, mi piace leggere le tue esperienze perché mi confronto con le tue idee ogni volta e vorrei un tuo parere specifico sul mio caso!”

Marialucetta Da Prato



“L’unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi!” Diceva Oscar Wilde.


Quando saremo vecchi, rimpiangeremo solo quello che non abbiamo fatto, non quello che abbiamo vissuto.
I moralisti sono quelli che non vivono.

Da studentessa universitaria mi innamorai, ricambiata, di un mio professore ma, il suo moralismo gli impedì di iniziare una storia d’amore con me, allora studentessa impacciata, quando, per via dei ruoli in Università bisognava essere cauti anche se lui era libero. Un professore che dovetti poi affrontare a muso duro perché, nel tempo, divenne sempre più indispettito nei miei confronti, tentava di odiarmi ma non riusciva.

Un amore mai vissuto dunque e, quando ci incontrammo dopo cinque anni ad una conferenza, il professore mi apparve sempre invaghito allo stesso modo ma triste.

Una storia mai vissuta, la mia, ma molto desiderata da entrambi, mi chiedevo che senso avesse manifestare un sentimento poi strozzato, non amo le opere incompiute.

“La donna del mio amico” è una canzone che mi fa pensare al Professore, qui ricordo qualche frase, tipo:” Mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora…”Scappa via, scappa via, Scappa via. Non mi dare il tempo di poter cambiare idea.”

Si può scappare via con le gambe ma la mente si porta dietro tutto, questo è pericoloso e nocivo.

E che dire della frase: “Anche se lo so che non è finita…” Sempre citando la canzone dei Pooh.
Infatti non finisce quello che non è iniziato.

Io non ho una visione positiva di chi rinuncia a qualcosa che davvero lo coinvolge.

In alcuni casi è davvero impossibile. Ma diverse volte mi sono trovata a conoscere uomini, taluni anche con incarichi prestigiosi (è la mia professione che me li faceva incontrare e frequentare) non di rado in conflitto con una compagna di facciata e con una forte tentazione di voler vivere una storia d’amore con me.

Qualcuno era in grado di controllarsi pubblicamente, qualcun altro, no, uno in particolare diventava rosso fuoco nel volto appena mi vedeva seduta accanto o in prima fila e dimostrava imbarazzo (che io percepivo benissimo). Non era tanto gradevole vedere i volti di coloro che si erano invaghiti soprattutto se poi finivano con il desiderare di non incontrarmi più da nessuna parte.


Tornando al tuo caso, Marialucetta, è giusto che tu non abbia rimpianti, chiunque non vive un amore vivrà solo di rimorso e di ciò che sarebbe potuto essere, chi dice di dimenticare, mente se la tentazione riguarda una persona a cui davvero tiene e che frequenta al punto di desiderarla nella
sua vita.

Una banale avventura si può dimenticare. Se invece esiste un feeling particolare non è più un desiderio banale. Tutti gli uomini e donne sposati, nel tempo provano attrazione per altre persone ma il feeling è ciò che fa la differenza e, quando scatta, mette a rischio ogni unione ufficiale. Un rimpianto è solo un’amara nostalgia.

Tipico di quasi ogni essere umano è il desiderio di dominare tutti gli eventi, chi inizia a drogarsi (ad esempio) dice: “Tanto smetto quando voglio!” Lo stesso si pensa di un’avventura ma una passione, un amore, possono essere come la droga, quante avventure si trasformano in ben altro pensando inizialmente di smettere quando si vuole? Quante famiglie distrutte dalle troppe sfumature di grigio?

Marialucetta, mi hai posto una domanda in generale non facile perché la crisi economica, il livello di vita precario, i figli da crescere, non consentono in tanti casi di mandare tutto all’aria in nome del grande amore. Ecco perché tante coppie soffrono insieme, litigano, scoppiano, fanno a botte ma non si separano mai.

Dovresti anche fare un giro negli studi dei divorzisti e nei Tribunali per renderti conto di come vivono le coppie che poi si separano, leggi le carte e conosci le motivazioni, il più delle volte, si abbandona tutto nel peggiore dei modi, tutto per inseguire l’amore.

Cara Marialucetta, tu però non hai figli, non hai marito, non hai catene, vivi pure il tuo amore appena nato senza patemi e sarà quel che sarà, ricorda che l’amore non è mai immorale….

posta cuore

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