CANAVESE – Nel palinsesto televisivo estivo, una nuova serie TV italiana vedrà nel cast anche Stefano Saccotelli: il canavesano sarà infatti tra i protagonisti della quarta puntata di “Masantonio – Sezione Scomparsi” la fiction con protagonista Alessandro Preziosi in onda su Canale 5 a partire da venerdì 25 giugno. Saranno in tutto dieci le puntate dirette da Fabio Mollo, spalmate probabilmente in cinque settimane, per un prodotto reduce da un convincente successo sulla piattaforma francese Canal+.
“La vicenda – spiega Stefano – ruota intorno alla figura di Elio Masantonio, un investigatore incaricato dal questore di Genova di costituire una squadra speciale: che proverà a far luce sui motivi di alcune misteriose sparizioni. Il suo talento investigativo, infatti, consiste nella capacità di creare una straordinaria empatia con le vittime, che di volta in volta appariranno a Masantonio e con cui l’investigatore riuscirà persino a dialogare, prima che le autorità riescano a rintracciarle”. Appuntamento con il quarto episodio (“Come mia madre”), “…quando il protagonista indagherà a Palazzo Alberta: il condominio signorile di cui io sono il portiere, sinistro ed anche un po’…xenofobo”.
“Masantonio” è ambientata a Genova, cosa che ha costretto l’attore a uno sforzo supplementare: “Quello – dice – di cimentarmi con la “còcina”, ossia la tradizionale cadenza ligure che il personaggio richiedeva. Spero di aver fatto un buon lavoro, anche se ho avuto degli ottimi coach tra gli amici del musical “A Christmas Carol”, coproduzione torinese-genovese che nel pre-Covid ha riempito i teatri di tutta Italia e Canton Ticino: e che speriamo di riprendere a fine anno”. Nell’ennesima ripartenza post-pandemia non mancano le opportunità per Stefano, impegnato proprio in questi giorni nelle riprese di un cortometraggio in Canavese: “Nei mesi scorsi – anticipa – ho girato per la regia di Riccardo Donna una puntata di “Cuori”, ambientata negli ambienti ospedalieri della Torino anni Sessanta, che andrà in onda nella prossima stagione di fiction Rai. Poi molto cinema indipendente, tra cui un film che attendo con particolare curiosità: per ora posso solo dire che si tratta di un progetto del regista italo-francese Alberto Segre, che racconterà l’incontro immaginario tra la bambina di un politico sovranista e una sopravvissuta agli orrori di Auschwitz”. Prosegue intanto il viaggio, tra festival e concorsi, di due lavori di cui Stefano è protagonista: i cortometraggi “Il tempo che insegna” e “Una nuova forte primavera” (scritto e diretto dai canavesani Luciano Urietti e Luca G. Gabriele), che continuano a raccogliere riconoscimenti “…e che – conclude – spero di poter riproporre prestissimo sul territorio”.
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