martedì 15 Aprile 2025
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Direttore: Magda Bersini
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QUEL “NO” CHE MI BRUCIA!

Cara Alessandra, ti scrivo con un groppo in gola che non riesco a mandare via. Lo so, magari sembrerà esagerato, ma per me non lo è.
C’è una ragazza che mi piaceva da mesi. Mi ero fatto mille film — roba che nemmeno Netflix — e avevo interpretato ogni suo gesto come un “ti prego, dichiarati”. Alla fine, ho trovato il coraggio… e zac: rifiuto secco. Davanti a tutti.
Il problema, però, non è solo il “no”. È che lei è bellissima. Di quelle che ti fanno dimenticare persino come ti chiami.
Sensuale, magnetica, con le forme tutte al posto giusto, sedere, seno e gambe che sembrano una scultura, di quelle presenze che ti mandano il sangue direttamente al cervello bypassando ogni forma di razionalità. Sento di amarla perché la desidero. Ma tanto. E pensavo anche di sposarla subito perché avrei voluto una famiglia con una così.
Solo che ora mi ritrovo col cerino in mano e la dignità sotto i piedi. Tutti sanno. Tutti parlano. E io mi vergogno come uno che è andato in giro con la zip abbassata e lo scopre sei ore dopo.
Non riesco a smettere di pensarci. Mi chiedo: è normale? È normale soffrire per un “no” così? E soprattutto, come faccio a riprendermi ora che anche il barista mi guarda come se fossi quello “scartato”?
Angelo da Zurigo



Angelo, non cambia la vita di nessuno se un bel sedere o un paio di gambe ti ha detto di no. E, soprattutto, il tuo valore, non si misura in base a quante volte sei stato ignorato da una statua con la bocca. Non sei il primo a scambiare un’erezione per l’amore della vita, tranquillo.
Se il barista ti guarda storto, ricordagli che è lì per servire cappuccini, non per emettere sentenze perché non ha l’abilitazione né le capacità per farlo. Diglielo chiaramente. Magari si sente interessante perché sa fare un cocktail ma, il suo lavoro al bar, quello per cui è pagato, non comprende i giudizi sugli altri uomini, dicendo questo al diretto interessato, potresti si offenderlo ma almeno rimetti le dovute distanze tra te e lui.

Ma dovresti dire a tutti gli sciocchi che ti fanno sentire rifiutato che tu ci hai solo provato e, non per questo, ti senti un fallito visto che anche gli stupidi che ridono di te, sbagliano nella vita in mille altre situazioni.
E poi, proporsi a una donna e non essere considerati non è una sconfitta, è saper accettare un rifiuto ed è un comportamento da uomo, cosa non da tutti. La vera debolezza? Non saper accettare di essere lasciati (ad esempio) e finire in prima pagina per questo, tanto per farti capire. Quella è vera miseria, non romanticismo.

Rimetti in piedi quella dignità, spolverala e riportala dove stava prima del rifiuto. E la prossima volta, prima di lanciarti in un monologo interiore alla ‘Notting Hill’, chiediti: “Questa donna, oltre a farmi perdere la saliva… sa almeno apparecchiare la tavola?” Ho fatto un esempio a caso, ma tu addirittura parlavi di matrimonio: da quando ci si sposa con un bel seno, gambe o fondoschiena? Gli ormoni ci fanno prendere (a volte) decisioni folli di cui ci pente poi amaramente, l’attrazione fisica è un fuoco che svanisce in fretta, meglio evitare di bruciare le tappe con scelte totalmente prive di senso.

L’amore, caro mio, non ha un bel sedere e può nascere anche con una che, al posto del seno, sembra avere una tavola da self.
È solo testardaggine travestita da sentimento, la tua, Angelo. Restare male per un “no” è umano, ma non accettarlo, è un ego ferito, non un cuore infranto. L’amore? È solo la mente che si aggrappa a illusioni. Stai solo continuando a fantasticare su ciò che non esiste ma che la tua testa ha solo immaginato. E questo, sì che può far male.
La vergogna? Mai. Questo mondo non è per chi si nasconde dietro la paura di essere giudicato. Chi si vergogna resta ai margini; chi vive senza paura prende tutto o quasi!


Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/

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