TORINO – Sergio Bartoli: “Serve una strategia concreta per ridurre i rifiuti speciali alla fonte”

TORINO – “Quali strategie concrete prevede il Piano per ridurre la produzione di rifiuti speciali alla fonte? Sono previsti incentivi per le aziende che adottano processi produttivi meno impattanti? Esiste un piano di monitoraggio per verificare l’efficacia delle misure di prevenzione?” Queste sono le domande poste oggi dal presidente della Commissione Ambiente, Sergio Bartoli, durante la discussione generale sul Piano Rifiuti Speciali 2024.

Bartoli ha sottolineato come il focus del piano non debba limitarsi alla gestione e al trattamento dei rifiuti, ma debba puntare alla riduzione della loro produzione fin dall’origine, premiando le aziende che adottano modelli produttivi più sostenibili e monitorando i risultati ottenuti.

Nel corso della seduta, l’assessore regionale Matteo Marnati ha annunciato l’arrivo di due nuovi bandi per un totale di oltre 116 milioni di euro. “Con l’approvazione del piano e l’aggiornamento del regolamento interno alle nuove direttive europee, potremo sbloccare 36 milioni di euro per lo sviluppo delle filiere dell’economia circolare piemontese e circa 80 milioni per le imprese, attraverso un bando dedicato all’efficientamento produttivo, al risparmio energetico e alla sostenibilità dei processi industriali” – ha dichiarato Marnati.

L’assessore ha inoltre evidenziato l’importanza del Tavolo Rifiuti, avviato con le associazioni di categoria, per sviluppare filiere dedicate alla valorizzazione dei sottoprodotti industriali: “L’economia circolare e la bioeconomia saranno al centro delle prossime programmazioni, con l’obiettivo di trasformare gli scarti di lavorazione in nuove materie prime o prodotti riutilizzabili”.

Alla discussione hanno partecipato i consiglieri Mauro Calderoni (Pd), Alberto Unia (M5S), Paola Antonetto (FdI), Alberto Avetta (Pd) e Vittoria Nallo (Sue), che hanno chiesto chiarimenti sulle misure previste dal Piano.