Sono Giovanni, faccio tanti auguri a voi meravigliose donne per la vostra festa. Io invece vi festeggio ogni giorno e mi chiedo come farei senza di voi. Non sono sposato, ho diverse storie ma soprattutto, non mi sposo per non deludere tutte le altre. Se ne scegliessi una, cosa dovrei dire poi alle altre? Allora, io mi tengo sempre libero e so bene che in tante mi vorrebbero mettere il laccio al collo. Io però, quando lascio una donna, lo faccio con estrema delicatezza, non litigo mai, ogni donna mi scopre poi con un’altra ma ho troppo rispetto per sceglierne una trascurando tutte le altre. Amo troppo tutte per far loro un torto, le voglio possedere ma il gioco deve essere bello e divertente per entrambi. Una relazione con una, mi farebbe stare male. Ma viva le donne e soprattutto, quelle che me la danno, sono formidabili! Le donne intelligenti sono quelle che capiscono che non bisogna andare con un solo uomo ma vivere la vita appieno con diversi uomini. La vita va vissuta e le donne sanno come far divertire un uomo. Ho anche la fortuna di andare con donne bellissime, tutte desiderose di fare sesso con me. Lo credi anche tu che faccio bene ad amare il genere femminile nel suo insieme senza legarmi mai?
Giovanni da Forlì.
Ma certo, Giovanni, raccontatela pure come vuoi. La verità è semplice: tu non ami nessuna. Ami solo il brivido della caccia, il riflesso del tuo ego negli occhi di chi ancora ti crede diverso, il piacere effimero della conquista. Ma l’amore? Quello vero, quello che sopravvive alle prime notti di passione, quello che resiste ai difetti e alle giornate storte? Quello, temo, è un idioma che non parli.
Dici di rispettare le donne, ma il tuo rispetto sembra magicamente evaporare quando non aprono le gambe a comando. Strano concetto di rispetto, il tuo. Ti piacerebbe, per una volta, essere trattato esattamente come tratti le donne? Ignorato il giorno dopo, ridotto a
un’avventura da archiviare con un’alzata di spalle? Chissà se il tuo ego da Casanova di periferia ne uscirebbe illeso.
Quindi facciamola finita con questa poesia da quattro soldi. L’unico sentimento che conosci è il desiderio del momento. Amore? No, Giovanni, quello che fai tu ha un altro nome.
E non è certo un complimento.
Fai benissimo a non scegliere nessuna, Giovanni. Non perché tu sia questo gran premio da contendersi, ma perché, onestamente, nessuna dovrebbe avere il dispiacere di sopportarti a lungo. Il tuo talento nel collezionare avventure senza lasciare traccia nel cuore di nessuna è quasi ammirevole… quasi.
Meglio così, davvero. Meglio che ogni malcapitata ti archivi alla velocità della luce, magari con un leggero brivido di imbarazzo per il momento di distrazione che l’ha portata a cascarci. In fondo, certi incontri sono come le sbronze: meglio dimenticarli in fretta e ripromettersi di non rifarlo mai più.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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