Dottoressa Hropich, la leggo ogni settimana ed apprezzo sempre le sue sagge risposte che fornisce ai tanti che le scrivono.
Mia moglie, si è persino ingelosita del mio interesse molto forte verso i casi che mi vede leggere e sostiene che io non dovrei preoccuparmi di leggere e documentarmi sui tanti che soffrono e che chiedono consigli a lei, mia moglie ritiene non utili i consigli altrui, sostenendo che i tanti uomini e donne che mi scrivono non dovrebbero chiedere a me come a nessun altro come vivere, sembra addirittura indignata del bisogno altrui di consigli, mentre io considero lei dottoressa, una professionista molto preparata, sfrontata nei giudizi e dunque molto utile per chi le scrive. Da ex vigile del fuoco quale ero, le dico: “Ubi dolor, ibi Alessandra Hropich!”
Ho preso la frase dedicata a noi vigili e la cambio mettendo il suo nome e cognome perché davvero lei mi sembra un salvataggio per chi soffre, la considero molto utile, disponibile e solidale con chi soffre e si affida a lei.
Già che ci si trova, le chiedo cosa sarà meglio rispondere a mia moglie la domenica quando mi critica perché io leggo ogni suo caso puntualmente.
Grazie, Ugo da Tarvisio
Io conosco e considero vero in assoluto, solo: “Ubi dolor, ibi vigiles!”
Considero i Vigili del fuoco come degli eroi veramente utili e necessari nei momenti di bisogno, come pochi, non aspiro ad avere la loro importanza e sono io semmai ad aggiungere: “Vigili del fuoco, grazie di esistere!”
È vero che molti mi considerano come persona disponibile e solidale con chi soffre, in questo, mi riconosco e gradisco i tanti apprezzamenti che mi arrivano da coloro a cui rispondo in privato perché, va detto, che il mio compito, non si esaurisce solo con le risposte ai casi che pubblico la domenica.
Mi fa comunque molto piacere il tuo gradimento e il fatto che me lo abbia voluto comunicare, riguardo tua moglie, se io fossi un uomo e per giunta, maschilista, le risponderei: “Piuttosto, vai a preparare il ragù, visto che è domenica!”
Ovviamente, la mia, è una battuta ma con un fondo di verità perché davvero io vedo inutile non chi aiuta il prossimo con dei consigli richiesti ma chi mette bocca su una cosa utile come la lettura, dovresti dirle di documentarsi anche lei su ciò che capita nelle famiglie italiane perché, chi non si informa, vive con la testa sotto la sabbia, è lei in difetto, non tu.
Il mio consiglio?
Chiedi con fermezza a tua moglie di lasciarti in pace per una parte della mattinata domenicale o allontanati tu al fine di dedicarti alla lettura di ciò che più desideri, non esiste al mondo una moglie che vuole impedire al marito di leggere una Rubrica, non scherziamo, imponi semmai i tuoi spazi perché rappresentano i tuoi momenti di arricchimento culturale e di relax. Oltretutto, considero il controllo di tua moglie su ciò che fai (una semplice lettura), una forma di violenza e prepotenza.
Non vale parlare sempre e solo di violenza nei confronti delle donne, bisogna che anche gli uomini si rendano conto che, certi atteggiamenti, non sono frutto di gelosia ma mero desiderio di controllo.
Fatti valere, sempre e su tutto ciò che ti riguarda!
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/
