SPORTIVI E… – Il rugby ad Ivrea ha permesso di creare una grande famiglia (VIDEO)

SPORTIVI E… – Uno sport dal quale pescare a piene mani, perché non è solo capace di “forgiare” i muscoli, la grinta e le capacità degli atleti. E’ un esempio di agonismo, ma anche di correttezza, di rispetto di avversari ed arbitro, nonché opportunità, alla fine della contesa, di stringere amicizie, di stare insieme e quindi di dare spazio alla socialità, ancora più importante dopo quanto passato di recente. Si tratta del rugby, sport dove lo scontro fisico ed il contatto è ampiamente presente, ma dove praticamente sempre ogni contenzioso, ogni rivalità viene meno dopo il fischio finale. Una disciplina che pure in Canavese è praticata a tutti i livelli, anche grazie alla passione ed all’impegno di una realtà come l’Ivrea Club.

Mossi i primi passi agli inizi degli anni 60, per mezzo dell’impegno di un gruppo di dipendenti dell’Olivetti con la passione per la palla ovale, dopo tante stagioni, diverse belle esperienze, momenti fortunati ed altri meno, adesso il sodalizio che veste i colori verde e blu è divenuto realtà consolidata, che vanta una formazione Seniores che milita con buoni risultati in serie B, ma anche un settore giovanile in espansione e pure una squadra a livello di serie A2 femminile.

“La nostra è una storia fatta di passione e di voglia di coinvolgere i giovani, nonché le loro famiglie – spiega Franco Rosso, presidente del club che ha la sua sede nel quartiere San Giovanni, presso lo stadio dedicato al ricordo di Diego Santi – Infatti, uno degli aspetti che ci riempiono d’orgoglio è che mentre i figli si allenano, papà e mamme si fermano nella nostra “club house” e socializzano, creando un clima che davvero sa molto di casa”.

Professionalità, attenzione, educazione e rispetto sono alcune delle peculiarità che tutti i componenti del team canavesano cercano di professare quando vestono i colori dell’Ivrea, prendono la palla in mano e danno vita alle singole gare.

“Il nostro è uno sport di contatto, a volte anche duro sotto certi aspetti, ma quando la parte agonistica si chiude è quella umana a prevalere. Abbiamo lavorato sodo proprio sotto tale aspetto, perché i risultati sono senza dubbio importanti, ma essere riusciti a creare una specie di “famiglia allargata” per noi è più importante”.

Molti i giovani che si avvicinano alla palla ovale, se ne innamorano e finiscono per togliersi delle belle soddisfazioni: “Abbiamo alcuni dei nostri ragazzi che stanno vivendo esperienze lontano da Ivrea, facendo bene. Siamo orgogliosi di loro, come siamo fieri di tutti gli atleti e le atlete che vestono la nostra casacca”.

Importante il fatto che si stia lavorando per dare più spazio pure al settore donne: “La collaborazione con altre società sta facendo sì che anche le ragazze che amano questo sport possano praticarlo non interrompendo il loro cammino sportivo al termine del settore giovanile. E’ una delle peculiarità della nostra società, che crede nella realizzazione di eventi e tornei, come ad esempio l’ormai noto “Bianca e Roberto” che è momento di aggregazione a 360 gradi”.

Se il presente è roseo, per il futuro si lavora per allargare ancor di più gli orizzonti: “Stiamo provando pure ad “esportare” il rugby fuori dalla zona d’Ivrea, per esempio collaborando nel territorio dell’Alto Canavese in maniera da creare, perché no, più avanti se possibile una seconda società. Poi portiamo la disciplina nelle scuole, dato che questo sport è capace di far maturare gli atleti sotto il punto di vista fisico, ma anche umano e mentale, e questo per noi è importante”.