lunedì 31 Marzo 2025
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Il Professor Massimo Vergine e la Chirurgia del tumore della mammella oggi

Un'interessante intervista

Il tumore della mammella è quello più frequente nella donna. Le ultime statistiche fornite dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ci indicano che ci sono state circa 54000 nuove diagnosi di tumore al seno nell’anno 2022 in Italia. Un incremento rispetto agli anni passati. Parallelamente comunque ci sono stati un aumento della sopravvivenza a 5 anni di poco più del 90% dei casi. Se solo pensiamo che negli anni 80 questo dato era del 70% circa.
Tutto ciò è derivato innanzitutto dalla diagnosi precoce mediante lo screening mammografico, ma anche ai farmaci chemioterapici innovativi e alle nuove tecniche chirurgiche.

Oggi siamo qui con il Prof. Massimo Vergine, chirurgo senologo e responsabile dell’Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma. Grazie per essere qui professore.
Prof. Vergine: È un piacere essere qui con voi per parlare di un argomento così importante.

Assolutamente. Iniziamo con una domanda fondamentale: “cos’è la chirurgia del tumore al seno e quali sono gli obiettivi principali di questo tipo di intervento?”
Prof. Vergine: La chirurgia del tumore al seno è una parte essenziale del trattamento per il cancro al seno. Gli obiettivi principali dell’intervento chirurgico sono due. In primo luogo, bisogna cercare di rimuovere completamente il tumore al seno. In secondo luogo, mantenere al massimo possibile la funzionalità e l’estetica del seno. Questo può essere fatto attraverso diverse tecniche chirurgiche, che vanno dalla tumorectomia alla mastectomia, a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche del tumore.

Quindi, la scelta tra una tumorectomia (rimozione solo del tumore) e una mastectomia (rimozione completa del seno) dipende da più fattori??
Prof. Vergine: Esattamente. La decisione sulla procedura chirurgica da adottare è altamente personalizzata e dipende da molti fattori, tra cui la dimensione e la posizione del tumore, il tipo di cancro al seno, lo stadio della malattia, la salute generale del paziente e il tipo di tumore che la paziente presenta.
Il nostro obiettivo principale è sempre quello di fornire il miglior trattamento possibile, tenendo conto del benessere generale e della qualità della vita del paziente.

Quanto è importante la chirurgia nella terapia complessiva del cancro al seno?
Prof. Vergine: La chirurgia è una parte fondamentale del trattamento del cancro al seno, ma spesso è solo uno dei passaggi in un percorso di terapia più ampio. Dopo l’intervento chirurgico, possono essere necessari trattamenti aggiuntivi come la radioterapia, la chemioterapia, la terapia ormonale o la terapia mirata, a seconda delle specifiche caratteristiche della malattia. Quindi, è un pezzo importante del puzzle, ma non l’unico.
Talvolta se il tumore è molto aggressivo come ad esempio il triplo negativo, dove non sono espressi i recettori ormonale e il recettore Her 2 o dove abbiamo un iperespessione dei recettori Her 2, i cosiddetti Tumori Her 2 positivi è opportuno far precedere l’intervento da una chemioterapia in grado di ridurre l’aggressività del tumore e talvolta anche le dimensioni.
Questo ci da anche la possibilità spesso di evitare un iniziale mastectomia a procedere a eventuale quadrantectomia migliorando l’impatto emotivo ed estetico sulla paziente.

Parlando di innovazioni, quali sono alcune delle nuove tecnologie o approcci chirurgici che stanno emergendo nella chirurgia del tumore al seno?
Prof. Vergine: Negli ultimi anni, abbiamo visto sviluppi significativi in campo tecnologico e chirurgico. Alcuni esempi includono l’uso della chirurgia robotica per migliorare la precisione e la minima invasività delle procedure, ma ancora non può essere messo in atto nella chirurgia della mammella considerando ancora i tempi molto lunghi di esecuzione, ma soprattutto gli alti costi legati alla tecnica stessa.
Mentre sempre più diffuso è il ricorso alla chirurgia del linfonodo sentinella per evitare asportazione inutile dei linfonodi ascellari. Inoltre, le tecniche di ricostruzione mammaria sono diventate sempre più avanzate, consentendo alle donne di recuperare un aspetto più naturale ed esteticamente accettabile dopo la mastectomia.

Infine, quale consiglio darebbe alle donne in termini di prevenzione e rilevamento precoce del cancro al seno?
Prof. Vergine: Il rilevamento precoce è fondamentale. Le donne dovrebbero partecipare regolarmente a programmi di screening mammografico e autoesami del seno. Inoltre, è importante mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e limitazione dell’uso di alcol e tabacco. E, naturalmente, non esitate a consultare lo specialista senologo se notate qualsiasi cambiamento o sintomo sospetto nel seno. La diagnosi precoce può fare la differenza nella prognosi e nel successo del trattamento.

Grazie Prof. Massimo Vergine, per le preziose informazioni sulla chirurgia del tumore al seno. È stato un piacere avere questa conversazione con lei.
Prof. Vergine: Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di condividere queste informazioni. La consapevolezza e l’informazione sono fondamentali nella lotta contro il cancro al seno.