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TORINO – Festeggiati i dieci anni dell’Hospice Ida Bocca

Gestito dalla Fondazione FARO Onlus ha assistito in questi dieci anni più di duemila pazienti

TORINO – Sono stati festeggiati ieri i dieci anni dall’apertura dell’Hospice “Ida Bocca” durante i quali sono stati assistiti più di duemila pazienti.

L’hospice fa parte della Fondazione FARO, da 35 anni accanto a chi necessita di cure palliative specialistiche e ai suoi cari, a domicilio e negli hospice FARO.

Le cure palliative sono nate in Inghilterra grazie a Cecil Sanders che, dopo decenni di lavoro condotto nell’assistenza ai malati in fase terminale, sviluppato soprattutto in ambito anglosassone, fondò diversi centri che si basavano su questo movimento scientifico-culturale dove la persona gravemente malata, seppur inguaribile, fosse però curabile. La cura venne intesa come il prendersi cura della persona nella sua interezza, del suo nucleo familiare e amicale, della complessità dei suoi bisogni in ottica multidimensionale. In Italia intorno al 1980 nacquero molte scuole dove si applicava questa nuova cura e molte società di cure palliative.

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Così anche in Italia si è iniziato ad utilizzare queste cure che, richiamando il significato etimologico dell’aggettivo “palliativo” che ha la sua radice nel sostantivo latino pallium: letteralmente, “mantello”. Si tratta di un approccio che cura e si prende cura della persona, in grado di assicurare al paziente sollievo e protezione dalla sofferenza fisica, psicologica e spirituale.

Un modello di cura improntato molto sul controllo dei sintomi, derivanti da malattie oncologiche, patologie croniche che evolvono verso la terminalità, che possono peggiorare la vita del paziente. Con gli anni lo sguardo si è voltato a tutta la famiglia perché per il suo benessere, il paziente ha bisogno di esser supportato dalla famiglia che, a sua volta, deve essere assistita anche psicologicamente al fine di evitare elaborazioni patologiche del lutto successive.

Inizialmente i pazienti sottoposti alle cure palliative era assistiti prettamente a domicilio perché gli ospedali facevano fatica a ricoverarli in quanto non vi era possibilità di recupero, sia perché i famigliari, poi per monitorare più efficacemente le cure e valutare l’evoluzione di sintomi sono nati gli hospice.

L’hospice di Lanzo è stato il primo ad essere aperto in tutto il Piemonte al quale ne sono susseguiti altri nella regione gestiti dalla Fondazione FARO: nel 2001 nasce l’hospice Sergio Sugliano presso il presidio San Vito e nel 2020 sono iniziati i lavori per il nuovo hospice presso l’ex ospedale San Remigio di Carignano.

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