CHAMPORCHER – La scuola di sci di Champorcher apre le porte alla stagione 2021/22 con entusiasmo e determinazione, lanciando una scommessa sullo sci di discesa, con uno sguardo che si allarga su tutta la vallata. “La Regione Valle d’Aosta ha stanziato dei fondi per l’innevamento, siamo molto contenti, perché ciò non solo darà continuità all’apertura, ma potenzierà questa nostra forza invernale proiettandola nel futuro,” Riferisce la direttrice Valeria Ducler.
La scuola fondata nel 1972, con all’attivo 11 soci, fa parte di una piccola realtà che però pensa in grande. Da cinquant’anni la scuola valorizza una piccola porzione di territorio, attraverso una forte passione che ormai la caratterizza. Da quest’anno Fondazione Montagna Sicura mette a disposizione le proprie conoscenze specifiche di eccellenza ai maestri di sci, che a loro volta, faranno da passaparola, soprattutto per ciò che riguarda la tutela del territorio, facendosi portavoce di un mondo alpino che sta cambiando, dai ghiacciai alle riserve.
La novità si aggiunge ad un’importante collaborazione, come spiega Ducler: “Desideriamo essere un tramite per uno sport considerato di massa e fondamentale agli introiti di una piccola vallata come la nostra e valorizzare la stessa, attraverso una collaborazione con il Parco del Mont Avic. Il Parco Naturale metterà a disposizione delle sagome del Parcours découverte che saranno posizionate lungo una pista dedicata, con lo scopo di fare conoscere la fauna locale alpina ai bimbi, ai quali a fine corsi, chiederemo di scrivere una storiella.” Le proposte della nuova stagione comprendono il corso multisport, il corso di ciaspole, la collaborazione con gli sci club locali, per far scoprire ai più piccoli il magico mondo della neve e i corsi continuativi per adulti e bambini per i sabati e le domeniche.
”Sentiamo forte la voglia di ritornare a vivere il mondo bianco e obliquo dello sci in maniera integrata e totale, portando lo sciatore a scoprire in piena sicurezza sia il puro divertimento della discesa, come il silenzio e l’ascolto di una camminata immersi nella natura o il respiro profondo e cadenzato di una risalita con le pelli. Perché la montagna va riscoperta e amata nelle sue peculiarità a 360 gradi.” Conclude Valeria Ducler.

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