LOMBARDORE – Anche Lombardore si schiera con Patrick Zaki, il ventisettenne di origine egiziana, e studente presso l’Alma Mater di Bologna, arrestato nel febbraio dello scorso anno al Cairo e da allora detenuto in carcere senza un processo, torturato, minacciato e sottoposto a carcerazione preventiva di 45 giorni in 45 giorni per supplementi di indagine che non vengono mai effettuati.
«Una vicenda, la sua, che ricorda da vicino quella di Giulio Regeni, il dottorando italiano che si era recato in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti, scomparso il 25 gennaio 2016, torturato e ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo, sulla cui vicenda non si conosce ancora la verità – ha commentato l’assessore Silvia Nipote, illustrando il provvedimento in Consiglio comunale – Il nostro paese non può permettersi un nuovo caso Regeni e, mentre per quest’ultimo è necessario continuare nella ricerca della verità, per Patrick dobbiamo impegnarci perché la violazione dei diritti umani nei suoi confronti non sfoci in una nuova tragedia».
Un risultato che si cerca di ottenere con le pressioni portate avanti dall’Italia e dalla comunità internazionale, dal mondo associativo, politico e accademico, grazie a molteplici iniziative che mantengono viva la richiesta di un trattamento più umano nei suoi confronti, nel rispetto di quei diritti umani che spesso sono ignorati dalle autorità egiziane. Una di queste attività prevede il conferimento della cittadinanza onoraria italiana allo studente: «Numerose grandi città, come Bologna, Bari e Milano, e altre più piccole, si sono impegnate in tal senso – ha proseguito – E oggi anche Lombardore è chiamata ad approvare un documento con il quale si chiede al Governo Italiano di conferire a Patrick la cittadinanza italiana per meriti speciali».
Una richiesta che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, esprimendo nel contempo sostegno e vicinanza alla famiglia di Patrick e alle università di Bologna e Granada, e invitando il Governo italiano ad impegnarsi in tutte le sedi opportune, a partire dall’Unione Europea, per arrivare al rilascio di Zaki.
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