Rock Politick – Stagione 2 Ep. 2 – È stata una settimana intensa sul piano politico. Referendum, regionali e comunali. Dopo la vittoria del SI che ha rubato tutti i riflettori alle non meno importanti elezioni regionali, è arrivato il momento del bilancio delle votazioni.
Nonostante il passaggio del Referendum confermativo con circa il 70% dei voti, emerge una cosa sostanziale: i cittadini italiani in questo preciso momento storico preferiscono non cambiare o stravolgere le dinamiche politiche che ci circondano.
Tolte le Marche che hanno visto una vittoria storica per il partito della Meloni capitanato da Acquaroli, le altre regioni non hanno visto significativi colpi di scena.
Quindi cosa succede adesso? Come ho anticipato giá molte volte gli unici due leader credibili rimangono Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, a scapito di Matteo Salvini, sempre più tallonato a livello mediatico dalla ombra di Luca Zaia e dalla magistratura, e i 5stelle, che ancora senza una figura a capo del movimento non riescono a ritrovare il loro equilibrio e tirano avanti con i mezzi successi del PD.
Renzi e Berlusconi? Forse sta arrivando il momento in cui spariranno dalla scena….
Ora, tolti i vari giochi di palazzo che vedono un rimpasto del Consiglio, si spera che la strada da intraprendere sia quella di una nuova ondata di riforme, in particolare quella elettorale, su cui la maggioranza sta cercando di trovare ancora un accordo su alcuni punti.
Ma veniamo a noi. Al canavese. La riflessione che voglio porre è sulle elezioni di Castellamonte. Elezioni vicino a noi che ci permettono di analizzare il voto dei cittadini, che come anticipato all’inizio non ha visto grossi stravolgimenti.
Ho avuto modo di conoscere i candidati sindaco: Pasquale Mazza, Nella Faletti e Dionigi Bartoli.
La vittoria di Mazza, come ribadito anche da lui nel post-elezioni, è stata sensazionale, considerando che pochi mesi prima si era dovuto dimettere per la sfiducia della sua giunta. Ci si aspettava forse di più dalla lista di Bartoli e Maddio che non è riuscita andare oltre il 18%, forse i tempi stretti, la campagna elettorale in piena estate e la situazione difficile causata dal Coronavirus hanno convinto i cittadini di Castellamonte a virare sull’ usato sicuro, motivo per cui anche la Faletti non ha per niente sfigurato.
Anche a questa tornata elettorale in Canavese abbiamo preferito continuare sulla strada intrapresa negli ultimi anni …
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