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TORINO – Sequestrati a Moncalieri 184 Kg di fuochi d’artificio

Erano stipati nelle cantine di un condominio

TORINO – Ieri, sabato 29 dicembre, a Moncalieri è avvenuto un sequestro record di fuochi d’artificio da parte dei carabinieri.

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I fuochi d’artificio erano nascosti nelle cantine di un condominio di Moncalieri. Depositi clandestini pericolosi. Due polveriere che avrebbero potuto esplodere in qualsiasi momento. Sono stati individuati dai carabinieri della Compagnia di Moncalieri che li hanno identificati grazie a un’attenta attività investigativa.

I militari hanno sequestrato 184 chili di fuochi pirotecnici, potenziale esplosivo NEC (Contenuto Esplosivo Netto)1 pari a 19.84 chili di polvere pirica. Gli investigatori, infatti, stavano seguendo i movimenti sospetti di alcuni ambulanti specializzati nella vendita di fuochi d’artificio. Seguendo i loro movimenti, i militari hanno scoperto i loro depositi di fuochi d’artificio pronti per la notte di Capodanno. Quando hanno perquisito le cantine in cui erano custoditi i fuochi d’artificio, hanno trovato 184 chili di materiale accatastato.

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Molti dei fuochi d’artificio sequestrati appartengono alla categoria F2: fuochi d’artificio che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati. 
Due venditori ambulanti italiani sono stati denunciati.
Nei prossimi giorni, gli artifici pirotecnici sequestrati verranno fatti “brillare” dagli artificieri in un’ area attrezzata. 

Purtroppo durante le feste di fine anno avvengono incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio soprattutto illegali. L’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere, anche legali, può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista, l’uso invece di artifizi pirotecnici del genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio) può provocare danni anche peggiori. Per ridurre al minimo questo tipo d’incidenti i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno promosso una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani e sono stati intensificati i “controlli” nel Capoluogo e in tutta la provincia.

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I consigli dei carabinieri

Ecco infine alcune semplici regole di comportamento – consigliate dai Carabinieri Artificieri del Comando Provinciale di Torino – da adottare per l’uso sicuro dei fuochi d’artificio, per trascorrere delle giornate di festa in serenità e sempre all’insegna della sicurezza.

Non esistono fuochi di artificio “sicuri”, anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti. 

I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso.

Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni (solo ed esclusivamente giochi pirici che risultano declassificati o di libera vendita).

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Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.

Al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.

Se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio.

I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.

Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.

I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in ferro, perché l’esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge omnidirezionali che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi “proiettili”.

Va sempre tenuto a portata di mano un estintore da usare in caso di incendio. Mai bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio, quest’ultimo se a contatto con l’acqua  potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell’artifizio.

Quando si trovano fuochi d’artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante l’intervento di personale specializzato.

Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell’avvicinarsi ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può alimentare la fiammella provocando l’esplosione.

Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d’artificio artigianali: delle semplici cause esterne tipo la pressione, l’urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare un’esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.

E’ assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente.

Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto rivolgetevi ai Carabinieri telefonando al 112.

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