VENARIA REALE – L’Onorevole Celeste D’Arrando, componente della commissione Affari Sociali, al comando della Polizia Municipale di Venaria in via Antonio Sciesa 58,accompagnata dal Sindaco Roberto Falcone, dall’Assessore alle Politiche Sociali Claudia Nozzetti, dal Consigliere dell’Area Metroplitana Silvia Cossu e dal Consigliere venariese Guido Ruenta per visitare “Una stanza per te”.
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Stanza fortemente voluta dal Comandante Luca Vivalda nel 2014 per porre fine ai maltrattamenti sulle donne, un luogo protetto per accogliere le vittime di violenza presso. “Una stanza per te” nasce da un progetto promosso dall’allora Assessore Provinciale alle pari Opportunità Maria Giuseppina Puglisi, è un luogo fisico protetto e discreto dove personale preparato e qualificato è a completa disposizione delle vittime di violenza per supportarle e sostenerle in un ambiente accogliente nelle fasi della denuncia o querela alla Polizia Giudiziaria. Una sala d’ascolto per le donne vittime di violenza, allestita presso il Comando dei Vigili Urbani.
A distanza di anni però sono ancora tante le vittime che hanno paura e non sanno che la legislatura prevede molte agevolazioni e tutele per chi subisce violenza.
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“Troppo spesso informare e divulgare come facciamo negli incontri pubblici e nelle scuole, è fondamentale, sia per la prevenzione che per il sostegno – afferma il comandante Luca Vivalda che assieme al gruppo di lavoro formato da Polizia di Stato e Carabinieri, si sta battendo per rivedere alcune modifiche alla legge sul femminicidio – spesso chi subisce violenza non denuncia i fatti per la dipendenza economica, per i figli, per il pettegolezzo, ma restare in silenzio significa rafforzare la strategia del violento. La stanza è una risposta sul territorio alle esigenze della vittima di trovare un luogo sicuro e protetto, dove possa raccontare alla Polizia Giudiziaria il suo dramma in un ambiente diverso da quello tipico della caserma dove troverà davanti due donne che accompagneranno la vittima di abusi alla denuncia “.
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Sono ambienti riservati, arredati in modo discreto e accogliente, dotati della strumentazione adatta a registrare le denunce, ma con personale opportunamente formato, in modo da poter accogliere le vittime di violenza cercando di limitarne il malessere e il disagio. Inoltre le nuove norme hanno aggiunto una maggiore tutela nei confronti delle vittime e il fondamentale supporto del patrocinio gratuito da parte degli avvocati, affinché la mancata indipendenza economica non sia più un problema per tutelarsi e intraprendere azioni legali. I numeri delle donne maltrattate in Italia è ancora molto alto, un fenomeno molto diffuso e preoccupante che tocca anche il territorio venariese con diversi casi trattati.
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“Personalmente ritengo che solo attraverso un’azione integrata, coordinata e costante nel tempo con personale qualificato e formato ad hoc si potranno raggiungere risultati positivi e di fronte ai numeri impressionanti delle vittime di violenza, potremo avere non solo sdegno ma soprattutto impegno” conclude Vivalda.
Un impegno da parte di tutti e dare risorse, magari operando con squadre congiunte composte da personale medico, polizia giudiziaria e Procura della Repubblica, il cui obiettivo è creare una vera e propria equipe di personale addestrato a riconoscere tutti i tipi di violenza, soprattutto quelle non evidenti che tendono ad essere nascoste dalle vittime a non aver paura a denunciare o farsi prendere dal senso di colpa che troppo spesso impedisce alla persona maltrattata di cercare aiuto e protezione per uscire dalla spirale violenta in cui vive. Ed è proprio per questo che il Nucleo fasce deboli, composto da un ispettore e un’agente, supervisionati dal comandante, invita a chi subisce maltrattamenti, uomini, donne e bambini a recarsi a parlare con loro, perché le istituzioni sono disponibili a sostenerle ed aiutarle, non devono mai sentirsi soli.
Una bellissima testimonianza al lavoro degli agenti della Polizia Municipale venariese che stanno portando avanti egregiamente il loro progetto, sensibilizzando i giovani nelle scuole a non essere mai reticenti, l’ha data una cittadina, che ascoltando alla radio un’intervista fatta agli agenti che si occupano della stanza ha detto: “ Che bella intervista!!! Bravi Tutti!!! È stato un momento di grande eccellenza per tutta la città.”
E poi il messaggio è arrivato forte e chiaro. “Complimenti per la professionalità e la dedizione a te e tutto il personale. Siamo Cittadini fortunati ad avervi!!”. “Grazie grazie, grazie infinite”. Parole che appagano il grande e silenzioso lavoro che questi uomini e donne in divisa fanno ogni giorno.
Per accedere alla sala di ascolto per le donne o uomini vittime di violenza è possibile contattare il comando della Polizia Municipale, recarsi presso la sede di via Sciesa, 58 o telefonare allo 0114072111. Il servizio è dedicato a tutti, senza esclusione di età o genere .
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