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RIVARA – Polemica defibrillatore: Terrando attacca, Quarelli risponde

Terrando: "Niente defibrillatore per le restanti associazioni rivaresi"; Quarelli: " Ad oggi i defibrillatori acquistati tramite l’intervento del Comune son quattro, di questi tre sono in dotazione ad associazioni sportive"

RIVARA – Scoppia la polemica sull’acquisto del defibrillatore, posizionato all’esterno del Circolo gli Amici del Mulino.

 

Ad attacare la scelta è il gruppo di opposizione “Uniti per Rivara”, il cui capogruppo, Lorenzo Terrando, sui social aveva così commentato:

É stato dato ampio risalto in questi giorni, nella stampa locale, la bella notizia che a Rivara abbiamo un nuovo defibrillatore. “Evviva” dirà qualcuno finalmente sono state accolte le svariate richieste di Uniti per Rivara e tutti potranno avere a disposizione, in caso di emergenza, questo importante strumento salvavita”. E invece no. Smettete di gioire che poi vi si accellera il battito cardiaco e non sia mai che abbiate bisogno di immediato intervento con defibrillatore. Tenete a portata di mano il telefono perché in tal caso dovete ancora sempre chiamare un’ambulanza e sperare che arrivi nel giro 10/15 minuti, oppure, se va male, direttamente Pavese.”

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“Sì perché è vero che, – prosegue il capogruppo di minoranza – con delibera di giunta n. 59 del 22/05/2018, la nostra amministrazione ha provveduto ad impegnare la somma di 1.000 euro destinata all’acquisto di un apparecchio semiautomatico di defibrillazione, ma potete usufruirne solo se avete pagato la tessera di iscrizione al circolo “Amici del Mulino”, il cui accesso, come recita il cartello all’ingresso, é riservato ai soli soci; se siete sportivi quel tanto che basta per giustificare l’iscrizione ad un’associazione sportiva dilettantistica ; se siete così fortunati (si fa per dire) da ritrovarvi a transitare dalle parti della centralissima Camagna proprio quando state male. In caso contrario niente.”

“Niente defibrillatore – conclude Terrando – per le restanti associazioni rivaresi che, evidentemente, appartengono alla “serie B” del paese, niente defibrillatore con libero accesso per i comuni mortali, anzi forse é meglio dire, per i mortali del nostro comune. Insomma, se non siete “amici degli Amici” mettetevi il cuore in pace, nel vero senso della parola.”

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Pronta la replica del Sindaco Gianluca Quarelli:

“Il Comune di Rivara da tempo ha deciso di favorire la diffusione sul territorio comunale di dispositivi semi-automatici per la stimolazione cardiaca attraverso la concessione di contributi o l’acquisto diretto e la concessione in uso. Ad oggi i defibrillatori acquistati tramite l’intervento del Comune son quattro, di questi tre sono in dotazione ad associazioni sportive (Rivara Calcio, Bocciofila Rivarese ed Associazione Amici del Mulino) ed uno alla Protezione Civile. Un quinto strumento in dotazione alla Polizia Municipale di Rivara è stato concesso in comodato dalla Regione Piemonte.”

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“Fino ad ora – prosegue il primo cittadino – sono state soddisfatte tutte le richieste pervenute da parte di soggetti del territorio, inoltre ci siamo preoccupati che i beneficiari sostenessero un corso per l’utilizzo del dispositivo e conseguissero lo specifico attestato. Naturalmente è intendimento dell’Amministrazione Comunale proseguire sulla linea sin qui tracciata, venendo incontro alle altre realtà territoriali che volessero dotarsi di analoghi strumenti.

Nel caso specifico dell’Associazione Amici del Mulino sottolineo ancora, semmai ce ne fosse bisogno, che si tratta di una A.S.D., ovvero Associazione Sportiva Dilettantistica regolarmente iscritta al CONI, e che tra l’altro ha l’indubbio merito di essere ormai l’unica struttura sul territorio a permettere la pratica del nuoto anche attraverso l’organizzazione di corsi per i bambini. Va da sé l’ovvio rapporto causale tra la pratica sportiva e la necessità di mettere a disposizione gli opportuni presidi medici d’emergenza, a maggior ragione quando ad essere coinvolti sono i minori.”

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E conclude: “Considero le polemiche del gruppo di minoranza del tutto strumentali e superficiali, sarebbe bastata una semplice verifica per rendersi conto che la procedura seguita nel caso dell’Associazione Amici del Mulino è del tutto analoga a quella dei casi precedenti ed assolutamente in linea con gli intendimenti più volte espressi da questa Amministrazione in merito alla volontà di favorire la pratica sportiva in un ambiente sano e protetto.”

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