CANAVESE – Agenzia Piemonte Lavoro, Camera di commercio di Torino e Confindustria Canavese hanno scelto di lavorare in parallelo per presentare una fotografia il più esaustiva possibile sullo stato di salute delle imprese e sull’andamento del lavoro nel territorio del Canavese.
I risultati delle loro analisi sono in gran parte positivi e le prospettive sono incoraggianti anche per i prossimi mesi, nonostante sussistano ancora alcuni elementi di debolezza.
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Segnali positivi emergono, innanzitutto, dai dati relativi all’andamento occupazionale nelle aree di competenza dei Centri per l’Impiego di Chivasso, Ciriè, Cuorgné e Ivrea, seppur con differenze tra le varie aree che compongono il Canavese. Secondo l’analisi elaborata da Agenzia Piemonte Lavoro, si registra una perfomance positiva per l’occupazione, sono in aumento le aziende che hanno assunto nel periodo di tre anni (confronto 2017 su 2014 +20,3%) e si è riscontrata una ripresa dell’industria in senso stretto (manifattura, energia e gestione rifiuti) nell’alto Canavese a Ivrea (+17,2%) e a Cuorgné (+11,8), mentre sono in sofferenza Ciriè (-2,4%) e Chivasso (-6%).
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Nel 2017 le assunzioni in Canavese sono 53.434 con una crescita del +11,3%. Sono 11.607 i posti di lavoro reali, ottenuti applicando ”Full Time Equivalent” (FTE), che consente di determinare attraverso la somma dei periodi, espressi in giorni, degli avviamenti lavorativi il numero dei posti di lavoro effettivi, l’indicatore evidenzia un aumento contenuto (+2,7%), si rileva una crescita in tre territori Ciriè (+2,5%), Cuorgnè (+7,4%) ed Eporediese (+3,8%), a fronte di un calo nel Chivassese (-3,4%). Sono in incremento i posti di lavoro per l’occupazione femminile nell’eporediese (+3,3%). Inoltre sono positivi i dati FTE riferiti ai giovani, nella fascia sino ai 29 anni, in crescita in tutti i territori: Canavese occidentale (+19,6%), Ciriacese (+ 12,4%), Eporediese (+8,3%) e Chivassese (+1,8%).
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Entrando ora nello specifico della realtà dei Centri per l’impiego del Canavese, dai dati elaborati da Agenzia Piemonte Lavoro, ente che coordina e gestisce i CPI in Regione Piemonte, nel 2017 sono 10.410 le persone che hanno usufruito di 14.792 attività e servizi forniti dai Centri nel territorio canavesano: servizi di informazione, accoglienza, orientamento e consulenza orientativa, accompagnamento al lavoro, incontro domanda offerta e collocamento mirato per persone con disabilità. Nel 2017 sono 695 le persone con disabilità che hanno usufruito di 1.193 attività di orientamento e accompagnamento al lavoro. Inoltre, dall’esperienza del Buono Servizi al lavoro, finanziato dalla Regione con il Fondo Sociale Europeo, emerge che si sono tenuti 303 incontri di politica attiva del lavoro con una partecipazione attiva ad attività di laboratorio, con la finalità di accompagnare nella ricerca di occupazione, 235 persone disoccupate da meno di 6 mesi.
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I Centri per l’impiego in collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro e Regione si occupano anche di creazione d’impresa e lavoro autonomo con il servizio MIP “Mettersi in proprio”, svolgono attività di pre-accoglienza e accompagnamento per avviare un’attività imprenditoriale: sono 315 gli interventi attuati e 339 le persone che vi hanno partecipato.
Il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro, Claudio Spadon, ha affermato: “Abbiamo oggi presentato le analisi realizzate da Agenzia Piemonte Lavoro-area Monitoraggi e Analisi, la prima incentrata sulla domanda di lavoro negli anni 2008-2016-2017 sul territorio canavesano e la seconda sui servizi e le persone che nel 2017 hanno usufruito dei Centri per l’impiego del Canavese, (Ciriè, Chivasso, Ivrea, Cuorgnè). In Piemonte negli anni i CPI hanno garantito, attraverso competenze e metodologie specialistiche, l’offerta di servizi di politica attiva ai lavoratori e i servizi rivolti alle imprese. L’attività dei Centri del Canavese mette in evidenza l’importante riferimento nel territorio a conferma di come il servizio pubblico costituisca la porta d’ingresso alle politiche attive”.
L’analisi effettuata dalla Camera di commercio di Torino sulla “natimortalità” imprenditoriale del Canavese, nonostante riveli alcuni dati con andamento positivo come quello delle imprese dei servizi, complessivamente considerati, che hanno registrato un trend con segno positivo nel corso degli anni, dall’altra evidenzia alcune criticità con la persistenza di situazioni di sofferenza.
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“Il Canavese è un territorio importante con quasi 34.000 imprese, che ha manifestato un rallentamento nelle dinamiche di natimortalità imprenditoriale, in particolare nell’ultimo quinquennio. Un dato in linea con quello della provincia di Torino fino al 2016 e in controtendenza nel 2017, quando le cessazioni (2106) hanno ancora superato le iscrizioni (1.884)”, ha commentato Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. “Se alcuni settori tradizionali dell’economia canavesana sono numericamente in arretramento, aumenta la diversificazione della struttura economica, con la crescita anche in questo territorio di attività turistiche, di servizi orientati alle persone e, seppure debolmente, dei servizi prevalentemente orientati alle imprese. Anche la Camera di commercio, pubblica amministrazione al fianco delle imprese, ha individuato e investito su nuove linee strategiche, rispetto alle sue funzioni storiche: oltre alla digitalizzazione dei nostri procedimenti amministrativi e alla valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo, emerge soprattutto il nostro sostegno alla competitività e allo sviluppo dell’innovazione delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’attività del nostro Punto Impresa Digitale, rivolto a tutti con assistenza, voucher e formazione.”
Infine, per quanto concerne l’andamento dell’economia canavesana, l’ultima Indagine Congiunturale relativa al secondo trimestre del 2018 effettuata da Confindustria Canavese su di un campione di imprenditori dell’Industria e dei Servizi, evidenzia una situazione di sostanziale ottimismo, pur con alcune cautele sugli ordini, legate probabilmente al rischio della guerra commerciale sui dazi, e ad aspettative di riduzione della redditività delle aziende. I dati che riguardano l’economia del Canavese riflettono in linea di massima la tendenza nazionale così come elaborata dal Centro Studi Confindustria.
“La crescita dell’economia canavesana sembra aver finalmente messo il piede sull’acceleratore e il 2018 si apre sotto i migliori auspici. Le nostre aziende, soprattutto grazie al piano Calenda per Industria 4.0, hanno fatto significativi investimenti nel 2017 e stanno continuando nel 2018”, – ha dichiarato Cristina Ghiringhello, direttore di Confindustria Canavese. “Ci auguriamo che questa tendenza assuma caratteristiche strutturali; nei prossimi mesi avremo modo di verificare se questi dati costituiscono il segnale di un effettivo consolidamento della fase di ripresa. Proprio per questo Confindustria Canavese si sta attrezzando per essere sempre più vicina all’evoluzione e alla crescita delle Imprese aderenti, essendo diventata nell’ultimo anno anche Antenna territoriale del Digital Innovation Hub Piemonte ed Elite Desk di Borsa Italiana”.
Anche la valutazione consuntiva dell’anno 2017 (come variazione rispetto al 2016) di Confindustria Canavese evidenzia un consuntivo indiscutibilmente positivo, con una decisa crescita rispetto all’anno precedente e con dati che in generale sono superiori rispetto alla media del Piemonte. Per il Canavese si è trattato di un ulteriore passo nel recupero dei fatturati e dei volumi rispetto al periodo precedente la lunga crisi iniziata negli anni 2007-2008.
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