LANZO – Inaugurato il nuvo CAVS all’Ospedale

 LANZO – Questa mattina, giovedì 16 luglio, presso l’Ospedale di Lanzo, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, è stato inaugurato il nuovo CAVS (nucleo di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria).

Si tratta di una struttura sanitaria intermedia tra ospedale e territorio a valenza territoriale, dotata di 18 posti letto, che è ubicata al terzo piano del Presidio lanzese.

La delibera sul riordino della rete di assistenza territoriale, approvata dalla Giunta Regionale alla fine dello scorso mese di giugno, sottolinea che l’invecchiamento della popolazione, la presenza di patologie croniche a rilevante impatto sociale, le disabilità motorie-sensitive costituiscono una problematica sicuramente in crescita e di particolare rilevanza per i risvolti clinico-assistenziali e riabilitativi che investono gli ospedali e il territorio. A questo proposito, la delibera evidenzia che la principale criticità è correlata alla difficoltà di interazione tra strutture e funzioni ospedaliere e territoriali e che questa fragilità induce, spesso, inappropriatezza nell’uso di risorse sanitarie.

“In linea con le disposizioni regionali e credendo fermamente nel ruolo strategico dei CAVS, che hanno una valenza di «cerniera» tra ospedale e territorio per garantire un percorso integrato di continuità di cura, – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ASL TO4, Lorenzo Ardissone – ci siamo impegnati per attivare il primo CAVS dell’Azienda, che sarà operativo fin dal pomeriggio di oggi, quando saranno accolti i primi due utenti”.

“L’attivazione del CAVS  – ha aggiunto il dottor Ardissone – conferma il ruolo fondamentale che il Presidio di Lanzo potrà svolgere a favore non solo del circondario, ma anche dell’intero ciriacese e del suo Ospedale”.

Per rendere operativo il CAVS – di cui è Responsabile il Direttore del Distretto di Ciriè, dottoressa Maria Luigia Spaccapietra, e Referente Clinico la dottoressa Paola Maina –, è stato acquisito personale aggiuntivo (quattro infermieri e dieci operatori socio sanitari), gestito da un coordinatore infermieristico.

Per quanto riguarda l’attività medica, è prevista la figura del geriatra, che garantisce la presenza per un totale di 15 ore a settimana, dal lunedì al venerdì. Nelle ore notturne, nei prefestivi e nei festivi, gli interventi a carattere d’urgenza e/o indifferibili sono assicurati dal medico di continuità assistenziale (ex guardia medica), che ha sede presso lo stesso Ospedale di Lanzo. Tuttavia, essendo il CAVS incardinato all’interno dell’Ospedale, sono stati predisposti protocolli operativi con l’area medica ospedaliera per supportarne, in caso di necessità, le attività cliniche.

Il personale medico e infermieristico del CAVS, con la collaborazione dell’Assistente Sociale degli Ospedali di Ciriè e di Lanzo, predispone, in modo individualizzato per ogni persona assistita, un progetto clinico assistenziale.

L’Assistente Sociale, oltre a svolgere la valutazione socio-relazionale della persona assistita e del suo contesto di vita e a contribuire alla formulazione del progetto clinico assistenziale individualizzato, predispone, alla dimissione, gli interventi necessari alla costruzione di percorsi finalizzati al sostegno e alla cura dell’utente e della sua famiglia nell’ambito domiciliare.

Con il CAVS collaborano i reparti e i servizi ospedalieri, per eventuali consulenze specialistiche, per l’esecuzione di esami di laboratorio e strumentali, per la fornitura di farmaci. In caso di necessità, le prestazioni riabilitative sono svolte nell’ambito del servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’Ospedale di Lanzo.

“I posti letto del CAVS di Lanzo, come disposto dalla normativa, – ha spiegato il Direttore Sanitario dell’ASL TO4, Giovanni La Valle – sono dedicati a persone con moderata complessità clinico assistenziale: pazienti con disabilità complesse prevalentemente motorie (come esito di ictus o di altre patologie neuromotorie) o con disabilità di grado moderato (conseguenti a problemi neurologici, ortopedici, traumatologici, pneumologici o cardiologici) che, alla dimissione dall’ospedale, non possano seguire un appropriato percorso di continuità di cure al domicilio per problemi socio-ambientali  o socio-familiari. Il CAVS si integra nella gestione per intensità di cure dell’area medica degli Ospedali di Ciriè e di Lanzo, approvata da questa Azienda nel giugno 2014, completandone il percorso”.

L’inserimento nel CAVS è autorizzato dal Distretto su richiesta del reparto di provenienza della persona assistita, cioè i reparti per acuzie e di lungodegenza dell’ASL TO4 e i reparti di riabilitazione (Recupero e Rieducazione Funzionale di 3°, 2° e 1° livello).

Di norma la degenza è prevista per un massimo di 30 giorni, prolungabili di altri 30, così come previsto dalla normativa, sulla base di specifica valutazione da parte del geriatra del CAVS e previa autorizzazione da parte del Distretto. La dimissione della persona assistita può avvenire al domicilio (con l’eventuale attivazione di un percorso di Assistenza Domiciliare Integrata, qualora vi siano necessità sanitarie) o in regime residenziale (che potrà essere definito in RSA, qualora sussistano le condizioni e i requisiti stabiliti dall’Unità di Valutazione Geriatria, o come ricovero di sollievo a carico della famiglia).

Lanzo Torinese, 16 luglio 20