ALESSANDRIA – I The Pub 73 sono la dimostrazione che anche in Italia non è finita l’avventura del punk rock, e questa band ne è l’esempio rigenerando le sonorità da quell’underground che resiste all’oblio.
Protagonisti di se stessi, unici, contenuti nell’approccio, si rivelano determinati e aggressivi verso un futuro che lascia spazio solo a chi vuole osare.
La loro proposta coinvolge scatenando adrenalina ma esprime un sound allegro, veloce e potente che invade le orecchie con quel tanto di irriverenza, propria del genere.
Con un po’ di melodic, un po’ più di hardcore e tracce di alternative, arricchiscono la loro proposta “original modern punk” miscelando nuove ispirazioni compositive che vale la pena ascoltare.
Band credibile perché ostinata nel difendere la propria identità, anche a costo di rimanere al palo, presenta il suo primo lavoro che riflette la freschezza dell’età e la ricerca di sensazioni istintive.
Capaci di un’ironia spontanea e leggera, usano l’inglese perchè attingono alla cultura punk fine anni ’80, non tralasciando l’impegno assiduo per lo studio e la ricerca di musicalità sempre nuove.
Realizzato negli studi di Riserva Sonora, con arrangiamenti adeguati ma senza manierismi, questa opera prima è anche un buon pretesto per presentare live la loro musica, macinando chilometri.
I The Pub 73 sono Giulio Legnaro, voce e chitarra, Jacopo Robotti al basso, Christian Cavanna alla batteria.
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